lunedì 26 marzo 2012

THE GORDON SETTER INTERVIEW

In esclusiva per il blog un chiacchierata con Chiamu ed Angi meglio noti come The Gordon Setter!!In attesa di sentire il loro live act in apertura del prossimo Beat To Be,i due ci raccontano un po della storia del loro progetto,!Spizzatevela tutta d'un fiato qui sotto!

Il vostro è un duo, vi frequentate spesso anche fuori dallo studio o dal palco, andate a concerti insieme o altre cose legate a serate, avete interessi comuni, quanto parlate di musica quando siete fuori dallo studio?

CHIAMU : Si tra me e angi c'è molta affinità creativa e "spirituale". cerco di influenzarla il più possibile con i miei ascolti del momento per dare ai gordon la giusta direzione in fase compositiva. e non nego che anche lei mi influenzi ma non riesco proprio a seguirla nelle sue deviazioni piu cupe ahah tipo explosion in the sky.



In quale band vi piacerebbe suonare?

ANGI: Io negli ultimi anni ho acquisito un grande amore per i Friendly Fires, direi loro.

C: il mio lato checca vorrebbe suonare nella band di kylie minogue, il mio lato posh negli holy ghost!


Che sensazioni avete raccolto nei recenti live in Italia e qual'è il primo paese all estero dove non vedete l'ora di esibirvi?

C:per ora abbiamo sondato la zona di Milano e la Romagna.A Milano ti prestano attenzione per quello che "potresti dare", per cosa "puoi diventare" e per il trend che puoi generare. In Romagna c'è una scena unica e speciale dove ogni band si aiuta e si supporta per creare qualcosa di davvero importante. in entrambe le situazioni in ogni caso c'è attenzione incondizionata per quello che proponi, molto più che a Parma purtroppo.Mi piacerebbe esibirmi in Giappone. Li la gente è fuori di testa per qualsiasi band indipendente occidentale. non so il motivo. bah!


Qual'è il pezzo del vostro ep che vi ha fatto sudare di più?

C:OMG! Sambuca boy (Alessio Buso ne sa qualcosa). arrangiamento molto stratificato, wall of sound con finale electro puro ma alla fine è la canzone di cui sono più soddisfatto.


Cosa ne pensate della scena indipendente italiana, c'è un gruppo che vi sentite di raccomandare assolutamente a gli amici?

A:purtroppo non ascolto musica italiana!

C:premettendo che ascolto poca musica italiana e la vera originalità l'abbiamo solo nella musica tradizionale napoletana, i miei gruppi italiani preferiti solo flowers or razorwire, iori's eyes e casa del mirto.


Chiamu sappiamo del tuo freschissimo progetto insieme a Giud con cui dividi la consolle al London's corner, Feedme Plancton, parlaci delle sonorità che avete intenzione di esplorare?

C:Sono le mie deviazioni disimpegnate per questa nuova scena "seapunk" che è nata a chicago quest'estate che come punto di riferimento ha la coral records di ultrademon. le grafiche sono intriganti, prendono spunto dallo scenario marino con grafiche 3d lo-fi di primi anni 90 così come le sonorità che mescolano il rave anni 90 con la chillwave (washed out, toroymoi) e witchhouse. non so che evoluzioni avrà la scena, ma suona freschissima e noi vogliamo esserci con SEA PUNK GANG, il nostro blog. dateci un'occhiata.


Qual' è il pezzo che state ascoltando di più in questo periodo?

A:Gobble Gobble - Lawn Knives

C:SebastiAN - Love In motion (Rustie remix)


Campare di musica si o no? Farete il possibile indipendentemente dal progetto che avete insieme?

A.:io non me lo aspetto, chiaramente è soddisfacente ricevere denaro, ma la musica resta sempre la cosa più bella che ho, per cui suonare (in particolare lontano da casa) è un'esperienza gratificante al massimo.

C:per ora no. e nemmeno è la mia intenzione. la mia è una passione. sono già ripagato nel vedere che delle idee si trasformino in un disco prodotto ed apprezzato ed in dei live che ti permettono di viaggiare e conoscere persone stimolanti.


Chiudiamo con un classico.... perché il nome The Gordon Setter?

C:è una razza canina. suonava semplicemente bene. mi ricordava gli human league non ti so dire il motivo. forse stavo ascoltando together in electric dreams quando mi è venuto in mente


Nessun commento:

Posta un commento